Il ritorno di Livin (e l'arrivo delle non-recensioni)

Grandi cambiamenti in casa Livin (che non si chiama proprio così ma passatemi la licenza).
I grandi cambiamenti, soprattutto quelli annunciati, hanno sempre mosso la necessità di preparativi adeguati, o comunque hanno sempre comportato una serie di modifiche nella psiche di chi è in procinto di subirli.

Il mio grande cambiamento avverrà il 1° di marzo, data che credo diventerà storica per la sottoscritta, e in attesa che arrivi il fatidico giorno mi sono messa un po' a riflettere su cosa fare, cosa non fare, cosa recuperare e cosa lasciare indietro.

Forse non tutti gli addetti ai lavori sanno che per un lungo periodo ho dato il mio tempo al literary-blog Scrittevolmente (che fu anche citato da Repubblica come uno dei blog letterari più influenti nella terra del tricolore), il quale, dopo anni di onorato servizio, ha chiuso i battenti perché gli admin - tra i quali io - hanno preso strade diverse e inconciliabili con un sito che per mantenere la sua qualità avrebbe meritato ben altre attenzioni.
In questo blog, così come nell'ancora vivace Sognando Leggendo, ho rivestito ruoli di articolista e, più spesso e con più successo, di recensore.
Du-du-duuuuuun.


Non si vedeva proprio l'ora

Sì, in parole povere io ero quella che stroncava. E lo faccio tutt'ora.

Dall'alto della mia faccia tosta e della mia considerevole indifferenza verso i pareri altrui, mi sono sempre approcciata alla lettura come l'appassionata che sono, e in quanto tale ho mantenuto un'obiettività critica e poco incline a farmi impietosire da questa o quell'altra giustificazione eventualmente accampate.
E in fondo anche la maggioranza mi ha spesso sostenuta perché, diciamocelo, nel crogiolo delle pubblicazioni amatoriali e non c'è tanta di quella bruttezza che è giusto che qualcuno ne parli male. E io, modestamente, so farlo benissimo.

Con questa consapevolezza ho deciso di riesumare alcune delle mie migliori recensioni e qualche articolo funzionale e ripubblicarli qui, su Penna, Matita e Veleno, nel caso nuovi lettori si trovino impelagati nell'indecisione e sentano il bisogno di un parere spassionato - e anche un po' cinico che dà più sale alla faccenda.

Altresì ho maturato l'ipotesi di smetterla di nominarle "recensioni" bensì "non-recensioni".
Perché?
Perché dare voti è una questione di sfumature. Di frequente ho avuto difficoltà nel collocare un libro all'interno di un numero, sia in termini negativi sia positivi, passando poi alle mezze misure, per non parlare dei "tre quarti" per descrivere un testo che era quasi di là ma non ancora fuori dal di qua, e insomma, il terrore intrinseco di aver sbagliato a valutare uno scritto ritornava come uno tarlo molesto, quindi: non-recensione.
Prendeteli come dei pareri, delle opinioni (come solevo ripetere: assolutamente opinabili per chi non le condividesse), dei POV della Livin nei riguardi delle mie letture.

Sono una lettrice eclettica che ama tutte le letture in generale ma poche in particolare, e buttare giù due righe (a volte di più) per riassumere un romanzo o un saggio è un modo per riflettervi, per forse comprenderlo meglio, per riderci su, per aiutare anche altri lettori che magari in quel momento non sanno che fare e vogliono conoscere un altro parere.

Con questo papiretto inauguro perciò una serie di non-recensioni, alcune che avrete già letto, altre nuove di zecca.
Si inizia mercoledì 10 con la programmazione, stay tuned e buona lettura. ;)

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